Villa La Malpenga
In posizione dominante, sulla collina che sovrasta Vigliano Biellese, sorge Villa La Malpenga, dimora patrizia realizzata, nelle attuali forme, nella seconda parte dell'800.
Il nome è riconducibile alla famiglia che ebbe, per secoli, giurisdizione sul luogo. Si trattava, in origine, di cascine, circondate da frutteti e vigneti. La trasformazione di una di queste in villa si deve, ai primi dell'800, al conte Giuseppe Fantone, di Torino. Questi, militare di carriera, fu costretto a ritirarsi a vita privata dopo i primi moti risorgimentali. Stabilitosi a La Malpenga si dedicò alla coltivazione della vigna.
La villa assunse le sue forme attuali quando divenne proprietà di Giovanni Battista Biglia, un impresario edile biellese lanciato sulla via del successo dal grande sviluppo delle infrastrutture coincidente con la nascita del Regno d'Italia. La villa è opera dei progettisti Riccio e Vellati, di Torino. Il parco, all'inglese, è di Giuseppe Roda. La scelta di quelli che erano i migliori progettisti dell'epoca è indubbiamente frutto delle conoscenze professionali del proprietario.
Nel 1934 La Malpenga passò a Vittorio Buratti, industriale tessile. Questi, in anticipo sui tempi, era un fermo sostenitore della necessità di divulgare nel mondo quello che poi si chiamerà "il made in Italy". In veste di presidente dell'Ente Nazionale Tessile Buratti viaggiava molto, per l'Europa e per le Americhe.
Pur spesso lontano, era molto legato a La Malpenga, con il suo parco, con il suo orto, con il suo frutteto e con la sua vigna. La villa era, in quegli anni, sede di frequenti incontri con ospiti di prestigio. A tutti Buratti amava offrire, oltre ai vini della sua vigna, le insalate del suo orto. Quest'ultime erano diventate la "specialità della casa". Infatti Vittorio Buratti, nei suoi viaggi negli angoli più disparati, trovava sempre il tempo per acquistare sementi di insalate da riportare a Vigliano e lì coltivare. Si dice che l'orto fosse arrivato ad offrire settanta varietà diverse d'insalata.
I nipoti di Vittorio Buratti continuano, oggi, la tradizione organizzando ogni anno nel mese di settembre - con una cinquantina di espositori specializzati, conferenze tematiche e degustazioni - una mostra-mercato interamene dedicata ai prodotti dell'orto.
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